(detto
Màrkos). Capo comunista greco. Membro della gioventù comunista fin dal 1923,
nel 1929 divenne segretario del partito. Arrestato e deportato a Creta nel 1938,
dopo tre anni di prigionia evase nel 1941 per ricongiungersi con i partigiani;
nel 1943 prese il comando di una divisione dell'Esercito popolare di liberazione
(ELAS) contro l'occupazione tedesca. Nel 1946 divenne capo dell'ELAS e
iniziò la lotta contro le forze del Governo. Nel 1947 costituì il
Governo detto della "Grecia Libera" con sede a Konitza, in Epiro. La Jugoslavia,
dopo averlo spinto e incoraggiato in questa impresa, per le mutate condizioni
politiche chiuse le frontiere e nel 1949 anche l'URSS gli negò
l'appoggio. Dovendo abbandonare l'idea della libera Repubblica greca,
M.
si rifugiò in Romania dove però venne arrestato e imprigionato.
Abbandonata la Romania, chiese asilo in Polonia e in Unione Sovietica.
Tornò in patria solo nel 1983 (Theodosia, Asia Minore 1906 - Atene
1992).